«Mentre Michele Emiliano scrive lettere e proclami sulla scena internazionale, noi scegliamo i fatti – ha rimarcato Cera – Perché tra le parole roboanti e la concretezza del fare, c’è un mare. E i cittadini pugliesi, come le vittime dei conflitti, hanno bisogno di risposte, non di teatrini»
«Promuovere l’attivazione di un protocollo operativo che consenta agli ospedali pugliesi di accogliere feriti civili, in particolare donne e bambini, provenienti dai territori di guerra in Ucraina e nella Striscia di Gaza», questo in sintesi il contenuto della mozione proposta dal consigliere regionale della Lega Napoleone Cera e sottoscritta dai consiglieri del gruppo Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi, Fabio Saverio Romito e Joseph Splendido.
«Mentre Michele Emiliano scrive lettere e proclami sulla scena internazionale, noi scegliamo i fatti – ha rimarcato Cera –. Perché tra le parole roboanti e la concretezza del fare, c’è un mare. E i cittadini pugliesi, come le vittime dei conflitti, hanno bisogno di risposte, non di teatrini. Se davvero si vuole aiutare chi soffre, lo si faccia con azioni concrete. Per questo abbiamo presentato una mozione chiara e realizzabile, che chiede alla Regione di accogliere nei propri ospedali le vittime civili delle guerre. Una proposta vera, utile, di civiltà, non uno slogan da prima pagina, ma un gesto reale che può salvare vite e restituire speranza. Questa è la differenza tra chi usa i drammi per propaganda e chi, invece, propone soluzioni concrete nel rispetto della nostra terra e della nostra gente».
«Con questa iniziativa chiediamo alla Regione Puglia un impegno formale affinché si dia un aiuto concreto alle popolazioni in guerra», le parole dei consiglieri.
Oltre a garantire l’accoglienza ai pazienti che hanno maggiormente bisogno, la mozione prevede l’individuazione di una rete di ospedali regionali, in particolare tra quelli dotati di reparti ad alta specializzazione e con disponibilità logistica, che possano garantire cure adeguate alle vittime, anche in collaborazione con Ong, associazioni umanitarie, Croce Rossa Italiana e Protezione Civile.
Si dovranno quindi destinare risorse straordinarie (anche tramite fondi europei, Fesr o Fsc) per sostenere le spese mediche e logistiche derivanti dall’accoglienza dei pazienti, senza incidere negativamente sull’offerta sanitaria rivolta ai cittadini pugliesi.
La mozione intende, ove possibile, impegnare il presidente e la giunta regionale a prevedere anche programmi di sostegno psicologico e riabilitativo, anche post-dimissione, per garantire un vero percorso di cura e reinserimento alla vita, specie per i minori.
«A nostro avviso, oltre a fornire un aiuto concreto alle popolazioni che soffrono, questa iniziativa sarebbe utile anche al fine di sensibilizzare la cittadinanza pugliese sui valori della pace, dell’accoglienza e della solidarietà internazionale, rafforzando il ruolo della Puglia come regione di dialogo, civiltà e cooperazione», il commento dei consiglieri.