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Porto Cesareo: Sospesa per sette giorni la somministrazione in uno stabilimento balneare dopo una rissa

Durante un evento musicale non autorizzato, al quale avevano partecipato centinaia di persone, è scoppiata una rissa per futili motivi che ha generato il panico tra i presenti

Il Questore della provincia di Lecce, Giampietro Lionetti, ha disposto la sospensione della somministrazione di alimenti e bevande per sette giorni, a partire dalle ore 19.00 del 7 giugno, nei confronti di uno stabilimento balneare di Porto Cesareo, teatro di una violenta rissa durante un evento musicale non autorizzato lo scorso 1° maggio.

Durante l’evento, al quale avevano partecipato centinaia di persone, è scoppiata una rissa per futili motivi che ha generato il panico tra i presenti. Tre le persone rimaste ferite, due delle quali con prognosi iniziale di 15 giorni. L’episodio ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che però non è stato richiesto dagli organizzatori o dal personale addetto alla sicurezza, ma da un avventore.

L’immediata attività d’indagine avviata dai Carabinieri ha permesso di identificare e denunciare all’Autorità Giudiziaria i tre responsabili della rissa. La successiva proposta, ai sensi dell’art. 100 del TULPS, ha dato avvio a un procedimento amministrativo condotto dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, finalizzato a prevenire situazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Conclusa l’istruttoria, con il contraddittorio dei proprietari dello stabilimento, è stato emesso un provvedimento che consente il normale svolgimento dell’attività balneare fino alle ore 19, ma sospende la somministrazione di alimenti e bevande dalle 19:00 in poi per un periodo di sette giorni.

«L’auspicio – si legge nella nota della Questura – è che questo provvedimento serva da monito per tutte le attività economiche indicate all’art. 86 TULPS», in particolare quelle coinvolte nella somministrazione di alimenti e bevande e nell’organizzazione di spettacoli e trattenimenti pubblici, specie durante il periodo estivo, quando aumenta il rischio di episodi legati all’abuso di alcol e droghe.

Oltre all’obbligo del rispetto delle normative, la Questura sottolinea la responsabilità dei titolari e degli addetti alla sicurezza nel collaborare attivamente con le forze dell’ordine in caso di situazioni critiche. «Nel caso in esame – prosegue la nota – nessuno tra proprietari e addetti ha segnalato l’accaduto alle autorità, violando un dovere essenziale per la tutela della sicurezza pubblica».

Per tale motivo, i sei addetti ai servizi di controllo presenti quella sera saranno diffidati e segnalati alla Prefettura, per le valutazioni di competenza, che potrebbero comportare la sospensione o la revoca dell’autorizzazione a svolgere tali funzioni.

Infine, in merito agli autori della rissa, le forze dell’ordine stanno valutando l’adozione di misure di prevenzione personale.

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