Lanciato il nuovo progetto di inclusione e sostenibilità che trasforma la piazzetta Sant’Antonio in un laboratorio di cittadinanza attiva, con giovani protagonisti della rinascita urbana e comunitaria
di CARMELA BIONDI – Un’ondata di rinnovamento e impegno sociale sta per travolgere la comunità di Villa Castelli. Ha preso il via sabato 7 giugno 2025, in Piazza Sant’Antonio, il progetto “Ambientiamoci³”, un’iniziativa che si propone di rigenerare gli spazi urbani meno frequentati e, al contempo, di offrire una preziosa opportunità di riscatto e inclusione sociale a giovani che hanno affrontato periodi di disagio.
“Ambientiamoci³” è l’evoluzione di un’idea nata ben undici anni fa, nel 2012, quando alcuni ragazzi, all’epoca minorenni diedero vita a “Ambientiamoci”. Oggi, con un’esperienza arricchita e una visione ancora più inclusiva, il progetto si ripropone con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità al rispetto e alla cura dell’ambiente, trasformando spazi verdi in luoghi di bellezza e aggregazione. Ma la sua vera forza risiede nella valenza sociale: “Ambientiamoci³” è un potente strumento per il reinserimento di giovani che hanno vissuto situazioni di disagio, offrendo loro un contesto costruttivo per crescere, imparare e sentirsi parte attiva della comunità.
Il progetto è capitanato da Michele Ignazio, referente e co-produttore, che ha voluto fortemente riportare in vita e aggiornare l’esperienza precedente. Ignazio non è solo un organizzatore, ma un vero e proprio testimone dell’efficacia del progetto nel rafforzare il senso civico e l’autostima dei giovani, ricordando a tutti «che tutti abbiamo lo stesso valore, generando anche senso di inclusione».
Il primo intervento di “Ambientiamoci³” è in atto presso la piazzetta Sant’Antonio (Via Belvedere, angolo Goldoni) a Villa Castelli, un’area che sta già subendo una trasformazione tangibile. Ogni fine settimana, i volontari e i partecipanti si impegnano in una serie di attività concrete. Si occupano della pulizia delle erbacce e dei rifiuti, della costruzione di opere artigianali come panche e fioriere decorative, della tinteggiatura e sistemazione dei secchi della pattumiera, e della pulizia della statua. A queste azioni si affiancano interviste ai residenti del quartiere, per coinvolgerli attivamente e raccogliere feedback, e azioni mirate condotte da professionisti del territorio, che insegnano ai ragazzi il significato e la tecnica di ogni singolo intervento.
“Ambientiamoci³” è cruciale perché offre una risposta concreta alla necessità di prendersi cura della nostra “casa comune”, promuovendo la sostenibilità e la cura dell’ambiente. Ma il motivo più profondo risiede nella sua capacità di agire come catalizzatore per il reinserimento sociale. «Come giusto che sia quando si sbaglia», spiega Michele Ignazio, «oltre alla tolleranza che ogni ragazzo adolescente ha quasi il diritto di avere, bisogna sensibilizzarlo e istruirlo nella maniera tale da non commettere nuovamente lo stesso errore, ma, evitando di creare quella sensazione di disagio».
Il progetto si propone di «svegliare le coscienze e far sì che i giovani vedano in tutto ciò che ci circonda qualcosa da proteggere e di cui prendersi cura, non da distruggere». Ogni partecipante è considerato una «parte forte ed integrante del progetto stesso», non una semplice pedina, rafforzando l’idea che tutti hanno un ruolo attivo e prezioso nella costruzione di una comunità migliore.
Il percorso di “Ambientiamoci³” culminerà in un grande evento, “Li Castelli di Fine Estate”. Sarà una festa che trasformerà la piazzetta in uno spazio vivo, pulsante, libero e inclusivo, un “paese nel paese” dove vivere esperienze musicali, cinematografiche, artistiche, ludiche, sociali ed educative. Sarà la dimostrazione che una comunità che ha cura dell’ambiente, che non inquina e che ricicla è una comunità che si impegna attivamente per la sostenibilità e un futuro armonioso. «Partire dal basso è il nostro modus operandi, nulla di grande è possibile se non si parte da sé stessi e appunto, dal piccolo».