Il CIISAF ha il compito di uniformare l’erogazione dei servizi per tutti i cittadini dell’Ambito, garantendo così pari livello di prestazione, fronteggiando gli ostacoli di natura socioeconomica
Un comunicato stampa dei gruppi consigliari “Noi Siamo Cisternino” e “Siamo Cisternino”, Stefano Guarini, Giovanna Curci Martino Montanaro.
«Lo abbiamo dimostrato con gli emendamenti presentati per l’approvazione del Bilancio di Previsione 2024/2026.
Il Comune di Cisternino, per il tramite Sindaco PERRINI Lorenzo e dell’assessora ai Servizi Sociali RENDINI Mariangela, ha manifestamente declinato ogni responsabilità nei confronti dei cittadini meno abbienti e/o comunque ad attuare politiche di inclusione con disposizioni e misure volte a risolvere o alleviare situazioni di bisogno o disagio a livello individuale e collettivo e a favorire il benessere dei gruppi più fragili della società.
Come già ampiamente dimostrato, numeri alla mano, con l’amministrazione PERRINI ci sono stati tagli finanziari significativi alle Politiche sociali, tra cui: taglio contributi ad Associazioni; taglio Servizio Civile Universale; taglio Progetto di Inclusione; taglio mancato utilizzo Fondo di Solidarietà Comunale per lo Sviluppo dei Servizi Sociali; taglio mensa Comunale per persone bisognose; taglio per chiusura LUDOTECA nella Frazione di Casalini; taglio per utilizzo mezzo trasporto sociale.
A questi si aggiunga, nonostante la disponibilità di finanziamenti Statali e/o Regionali, il disservizio su Assistenza Domiciliare per sostenere cittadini non autosufficienti e su minori per l’Autonomia e Comunicazione degli alunni con disabilità (trasferimenti per circa 35.000 euro mai rendicontati).
Al di là dei tagli finanziari si segnalano altrettanti tagli al compito istituzionale delle politiche sociali che è quello di offrire protezione sociale per tutelare quei rischi e rispondere a quei bisogni considerati di fondamentale rilevanza per le condizioni di vita di un individuo. TRACOLLO DEI SERVIZI SOCIALI COMUNALI.
Generalmente ci si rivolge al servizio sociale comunale per chiedere informazioni, sostegno, aiuto, soprattutto quando il carico di “cura” diventa eccessivo e non più sostenibile quando ci sono problematiche sociali ed economiche.
Sembra che questo sottile filo tra cittadino e amministrazione comunale si sia spezzato, di certo non per colpa del personale attualmente impegnato in questo servizio, ma perché questa amministrazione non riconosce la priorità di questo servizio indispensabile.
Inoltre, quello che è venuto a mancare è il collegamento tra politiche sociali comunali e Servizio Sociale di Ambito attraverso il CIISAF (Consorzio per l’Integrazione e l’Inclusione Sociale Ambito di Fasano) consorzio tra i Comuni di Fasano – Ostuni e Cisternino, che ha il compito di pianificare e programmare i servizi sociali dei Comuni facenti parte, secondo quanto stabilito dalla legge 328/2000.
In primo luogo, si segnala che sul territorio di Cisternino, come invece avviene per i comuni di Fasano e Ostuni, in ossequio a specifica normativa regionale, NON è presente la figura di ASSISTENTE SOCIALE del Consorzio. Non è più operativa la equipe multidisciplinare di Ambito (assistente sociale Comune, assistente sociale e psicologo del Consultorio) per cui la casistica viene affrontata singolarmente dai servizi. Manca comunicazione tra servizi sociali Comunale e Tribunale Minori.
Il CIISAF ha il compito di uniformare l’erogazione dei servizi per tutti i cittadini dell’Ambito, garantendo così pari livello di prestazione, fronteggiando gli ostacoli di natura socioeconomica. Inoltre, negli scorsi anni, oltre a garantire i servizi ai cittadini, si era dato avvio a servizi e progetti innovativi che avevano caratterizzato in nostro territorio, come il centro notturno di prima accoglienza di Cisternino o il servizio PISS a Montalbano in favore di Comuni dell’Ambito. Numerose sono state le iniziative volte alla sensibilizzazione di temi importanti come la violenza di genere, la povertà educativa, l’accoglienza. Il CIISAF è stato protagonista di molti progetti, con una politica che ha sempre affiancato i funzionari accogliendo positivamente ogni proposta, con l’impegno di diffondere quanto più possibile le buone prassi.
Il Consorzio è un vero e proprio Ente pubblico, nato dalla volontà dei tre Comuni, di consolidare l’impegno verso i servizi sociali e socioassistenziali. Questo lo spirito iniziale.
Ma cosa resta adesso di questo impegno? Cosa sappiamo del lavoro di questo Ente? Quali sono le iniziative sul territorio?
Ci si limita a svolgere il “compitino”, a mantenere i servizi di base attivi, in maniera più o meno soddisfacente. Il minimo sindacale per poter dire che nulla si è fermato.
Non era questo però lo spirito del CIISAF. Manca organizzazione e controllo di questo Ente, lasciato da solo, che va avanti grazie alla buona volontà dei suoi dipendenti, che cercano di garantire il lavoro ordinario.»