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Inaugurato a Taranto il Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile

Con il taglio del nastro alla presenza dei ministri Bernini e Urso, prende vita il nuovo hub nazionale della ricerca ambientale e industriale: un progetto ambizioso per trasformare Taranto in modello europeo di innovazione, decarbonizzazione e sinergia tra impresa, scienza e territorio

È stato ufficialmente inaugurato il Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, una struttura destinata a diventare punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione nel Mezzogiorno. La cerimonia si è svolta presso la sede della Camera di Commercio Brindisi-Taranto, alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, e delle autorità locali, accademiche e imprenditoriali.

Accompagnato dall’inno nazionale eseguito dagli allievi del Conservatorio “Giovanni Paisiello”, l’evento ha segnato l’inizio di una nuova stagione per Taranto, che punta a divenire capitale della transizione ecologica e dell’innovazione industriale green.

Il Tecnopolo, che ha già ottenuto un primo finanziamento da 2 milioni di euro dal MUR, sarà un centro per il trasferimento tecnologico, in grado di intercettare i bisogni delle imprese, attrarre ricercatori e stimolare investimenti pubblici e privati. Con una rete di collaborazione che guarda a università, fondi, centri di ricerca e industrie, l’Istituto si inserisce nel piano governativo che prevede una rete di fondazioni d’eccellenza sul territorio nazionale, accanto a Torino, Pavia, Siena, Bologna e Genova.

«Oggi scriviamo una nuova pagina per Taranto, città di bellezza e potenzialità – ha affermato Bernini – con un progetto che parla di conoscenza, futuro e concretezza». Sulla stessa linea Urso, che ha definito il Tecnopolo «un simbolo della rinascita di Taranto, polo d’avanguardia per la siderurgia green e punto di snodo nella rete italiana della ricerca applicata».

Per il Presidente della Fondazione, Antonio Messeni Petruzzelli, il Tecnopolo sarà anche motore di attrazione per il Mediterraneo, grazie a una strategia orientata all’internazionalizzazione e alla valorizzazione delle risorse del territorio, con il supporto dei finanziamenti pubblici per la ricerca ambientale e industriale.

In rappresentanza della Regione Puglia, l’on. Ubaldo Pagano ha portato il saluto del Presidente Michele Emiliano, che in un messaggio ha definito il progetto «un’occasione concreta per costruire, attraverso ricerca e impresa, un futuro industriale sostenibile per Taranto e tutto il Sud».

Con l’avvio del piano strategico, il potenziamento della struttura e i prossimi accordi di cooperazione, il Tecnopolo si prepara ora a diventare una leva decisiva per la riconversione del territorio e la creazione di un ecosistema innovativo e competitivo, capace di coniugare clima e lavoro, sostenibilità e sviluppo.

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