Il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) denuncia criticità nella delibera 527/2025 e chiede un’audizione urgente in Commissione Sanità: liste d’attesa crescenti, tariffe ferme al pre-Covid, posti letto insufficienti e rischio licenziamenti in un sistema che avrebbe dovuto essere riformato ma che oggi mostra profonde falle organizzative e finanziarie
È durissimo l’intervento del consigliere regionale Antonio Paolo Scalera (La Puglia Domani) in merito alla gestione del fondo regionale per RSA e Centri diurni da parte della Regione Puglia, accusata di non aver rispettato gli impegni presi lo scorso gennaio.
Secondo Scalera, la delibera di Giunta n. 527 del 16 aprile 2025, che approva il fondo per l’acquisto di prestazioni da strutture accreditate ai sensi dei regolamenti regionali 4/2019 e 5/2019, ha acceso forti proteste da parte delle associazioni di categoria, deluse dal mancato adeguamento alle condizioni attuali e dall’assenza di misure strutturali.
Il consigliere segnala gravi criticità:
- tariffe non aggiornate rispetto a pandemia, inflazione e aumenti generalizzati dei costi;
- assenza di contratti biennali, che avrebbero garantito stabilità nella programmazione delle strutture;
- mancata contrattualizzazione di molte strutture già in possesso dei requisiti per carenza di fondi;
- incertezze procedurali nell’assegnazione dei due posti letto aggiuntivi per pazienti in cure estensive, con possibili ripercussioni economiche per i gestori.
Scalera richiama inoltre la seduta della Commissione Sanità del 19 marzo, durante la quale si era chiesto alle ASL un report sugli standard organizzativi e una ricognizione aggiornata dei posti letto estensivi per disabilità gravissime, dati essenziali per valutare l’effettivo fabbisogno regionale.
Alla luce di questo quadro, Scalera ha presentato un’istanza di audizione urgente in Commissione, per ascoltare:
- l’assessore regionale alla Sanità,
- il direttore del Dipartimento Salute,
- i direttori generali delle ASL pugliesi,
- il presidente regionale di AIOP Puglia, Fabio Margilio,
- e i rappresentanti delle associazioni del settore.
L’obiettivo è fare chiarezza sui contenuti della delibera 527/2025, ottenere risposte concrete sulla programmazione regionale e salvaguardare un settore essenziale, oggi messo a dura prova da incertezza normativa e difficoltà economiche crescenti.