Francesco Paolo Palma, ripreso mentre dormiva durante un turno all’ospedale Tatarella, denuncia un complotto e presenta un esposto in Procura: «Mai successo prima in carriera, penso mi abbiano somministrato benzodiazepine nel cibo per sabotarmi. Ora basta, presto andrò in pensione». La ASL di Foggia avvia verifiche interne
Sta facendo molto discutere il caso del dottor Francesco Paolo Palma, medico del 118, immortalato nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio mentre dormiva su una poltrona del Pronto Soccorso dell’ospedale Tatarella di Cerignola, con pazienti in attesa a pochi metri. Il video, girato da un utente e diffuso sui social, ha innescato forti reazioni.
Ma il medico ha ribaltato la narrazione. In un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, ha annunciato di aver depositato un esposto in Procura per tentato avvelenamento, sostenendo che qualcuno avrebbe messo potenti ansiolitici – forse Valium – nel suo cibo o nelle bevande. «Non credo siano i colleghi, ma altro personale. Durante la mia carriera non mi era mai successo di addormentarmi sul posto di lavoro», ha dichiarato, ipotizzando invidia professionale come movente.
Palma si è difeso anche dalle accuse di aver lavorato fino a 400 ore mensili e percepito oltre 12 mila euro di compensi, replicando: «Quelle ore sono consentite. Lavoro molto e garantisco efficienza, a differenza di chi mi osteggia». Il medico ha aggiunto: «Ho tre lauree, una quarta in arrivo e tra poco andrò in pensione».
Ma l’episodio è aggravato da altre segnalazioni: il dottore avrebbe disposto le dimissioni di un paziente ancora sanguinante per epistassi e ipertensione, generando tensione tra familiari e utenti presenti, e delegato agli infermieri la gestione di altri pazienti.
La ASL di Foggia ha aperto un’indagine interna per accertare i fatti e valutare eventuali responsabilità. Intanto, sulla vicenda resta alta l’attenzione pubblica, tra accuse, giustificazioni e interrogativi sulla tenuta del sistema di emergenza e sulla gestione dei turni di lavoro nei Pronto Soccorso.
