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Audizione di Michele Emiliano in Commissione parlamentare Antimafia: Era dalla sorella del boss per «far capire che l’aria era cambiata»

«L’evento fu un evento come tutti gli altri per imporre il rispetto delle regole anche a chi non aveva capito il significato politico e sociale dell’amministrazione che io guidavo. È evidente che usavo anche la mia storia personale» di magistrato antimafia

Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, quest’oggi è stato audito dalla Commissione parlamentare Antimafia. Il Governatore, dopo un rinvio iniziale, ha spiegato alcuni dei punti che sono risultati poco chiari.

Uno di questo, l’“incontro” con la sorella del boss Capriati e altre donne di Bari Vecchia, che Emiliano aveva raccontato sul palco durante un recente incontro pubblico, al fianco del sindaco di Bari, Antonio Decaro. Michele Emiliano, ha spiegato che l’incontro «da me citato dal palco aveva l’unico scopo di far capire che l’aria» in città «era cambiata, che dovevano comportarsi bene, mai per chiedere protezione come qualcuno sostiene in maniera strumentale.»

Ha proseguito il Presidente della Regione «L’evento fu un evento come tutti gli altri per imporre il rispetto delle regole anche a chi non aveva capito il significato politico e sociale dell’amministrazione che io guidavo. È evidente che usavo anche la mia storia personale» di magistrato antimafia.

«Io – ha concluso – sono andato dalla sorella del boss Capriati per ribadirle con determinazione e serenità che le regole non le facevano più loro a piazza San Pietro ma le facevamo noi. Anche il rilascio degli immobili confiscati fu oggetto di questa conversazione».

«Ho apprezzato molto l’intervento del presidente Emiliano» che c’è stato in commissione Antimafia «per i suoi contenuti». Lo ha affermato il vicepresidente della commissione Antimafia, Federico Cafiero De Raho, intervenendo durante l’audizione del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, in commissione Antimafia.

«Non ritenevo una mancanza di rispetto l’aver richiesto il rinvio dell’udienza per una serie di impegni, tra cui la mozione di sfiducia in Consiglio regionale. L’intervento di Emiliano ha avuto contenuti particolarmente significativi».

Raffaella Paita, deputata di Italia Viva, durante l’audizione in commissione Antimafia del governatore Michele Emiliano ha dichiarato «Personalmente, ma direi che posso interpretare un sentimento vasto in commissione, non abbiamo apprezzato la sua discrezionale decisione di utilizzare i tempi che a lei sembravano più giusti per fare questa audizione. Non ho gradito il suo atteggiamento».

Ha proseguito «Tanto più oggi viene in audizione e ci dice cosa dovremmo fare della sua audizione, decideremo noi cosa fare o non fare del suo ragionamento in questa audizione ma che lei ci venga a dire cosa dobbiamo dire va oltre la megalomania».

Marco Lacarra, deputato pugliese del Partito Democratico ha dichiarato «Ciò che è avvenuto oggi segna una pagina nera per la storia della Commissione Antimafia. Come ampiamente previsto, i parlamentari di maggioranza hanno abusato di una delle più autorevoli sedi istituzionali del Paese per mere finalità politiche ed elettorali, attaccando il Presidente Emiliano in ogni ambito possibile e persino rivangando questioni chiuse dieci anni fa».

Ha continuato «Michele Emiliano ha dimostrato ancora una volta, rispondendo puntualmente ad ogni singola domanda, di avere la schiena dritta e la coscienza a posto, di aver lottato sempre e comunque contro le mafie e di essere ancora pienamente in prima linea su questo fronte. È triste constatare che lo stesso rispetto per le istituzioni della Repubblica non possa ritrovarsi nell’attuale maggioranza, considerato l’utilizzo strumentale del potere che, sotto ogni forma, vediamo quotidianamente fare dal centrodestra.»

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