Il mezzo di soccorso ha urtato un’auto parcheggiata mentre trasportava un paziente in ospedale. Feriti il conducente dell’auto e un’infermiera a bordo. Il sindacato sollecita un confronto con ASL e Prefettura per garantire la tutela degli operatori del soccorso e la sicurezza del servizio
Un’ambulanza del 118, in servizio di emergenza con paziente a bordo, è stata coinvolta in un incidente mentre si dirigeva verso l’ospedale di Brindisi. Il mezzo ha colpito un’auto parcheggiata, causando il ferimento della persona al suo interno, alla quale è stata diagnosticata una prognosi di circa 20 giorni.
Anche un’infermiera presente a bordo dell’ambulanza ha riportato delle ferite, sebbene le sue condizioni non siano gravi.
A seguito dell’incidente, è stata sospesa la patente all’autista del 118, a cui è stato contestato l’articolo 140 del Codice della Strada, che stabilisce l’obbligo di salvaguardare in ogni caso la sicurezza stradale, anche durante situazioni di emergenza.
L’episodio ha sollevato dubbi e preoccupazioni sulla tutela degli operatori del soccorso, che ogni giorno affrontano situazioni di rischio per garantire un servizio essenziale alla cittadinanza. La sospensione della patente potrebbe infatti avere ripercussioni sul lavoro del conducente e sulla gestione delle emergenze sanitarie nel territorio.
L’accaduto si inserisce in un dibattito più ampio sulla necessità di bilanciare le esigenze di sicurezza stradale con l’efficienza dei servizi di emergenza, garantendo al tempo stesso adeguate tutele per gli operatori del 118.
La CISL FP lancia l’allarme sulla sicurezza degli autisti soccorritori del 118, dopo che un operatore del Servizio di Emergenza Urgenza di Brindisi si è visto sospendere la patente a seguito di un incidente stradale avvenuto durante un intervento di soccorso, nonostante l’uso regolare di sirene e lampeggianti.
L’episodio ha sollevato forti preoccupazioni all’interno della categoria e ha spinto il sindacato, tramite il Segretario territoriale Giuseppe Lacorte, a richiedere un incontro urgente con l’Amministratore Unico di Sanitaservice ASL BR e con il Direttore Generale della ASL di Brindisi. L’obiettivo è individuare soluzioni che evitino di penalizzare i soccorritori durante l’espletamento del loro servizio, garantendo al contempo sicurezza ed efficienza nelle operazioni di emergenza.
«Non mettiamo in discussione la legalità del Codice della Strada – ha dichiarato Lacorte – ma chiediamo un confronto costruttivo per evitare che situazioni come questa penalizzino chi opera per salvare vite. Non possiamo permettere che errori involontari, commessi in situazioni di emergenza, compromettano il futuro professionale degli autisti soccorritori.»
La richiesta di un incontro potrebbe coinvolgere anche il Prefetto di Brindisi, proprio per discutere il delicato equilibrio tra sicurezza stradale e operatività del servizio di emergenza. La CISL FP sottolinea l’urgenza di una maggiore tutela per gli autisti del 118, affinché possano svolgere il loro lavoro senza il timore di sanzioni che possano compromettere il loro impiego e l’efficienza del sistema di soccorso.
Ora il sindacato attende una risposta dalle istituzioni coinvolte, auspicando un dialogo costruttivo che porti a una soluzione condivisa, nel pieno rispetto della sicurezza di tutti i cittadini e degli operatori sanitari.