Dialogo e sensibilizzazione tra Tricase e San Cassiano: gli agenti della Polizia di Stato hanno spiegato ai ragazzi i pericoli della rete, l’uso consapevole dei social e le modalità per segnalare episodi di bullismo, con un focus sull’app You Pol
Ieri, 7 febbraio, in occasione della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, la Polizia di Stato ha incontrato oltre 500 studenti in otto scuole tra Tricase e San Cassiano, proseguendo il proprio impegno nella prevenzione e nel contrasto di questi fenomeni.
Durante gli incontri, i poliziotti hanno illustrato ai ragazzi i rischi della rete, le modalità per riconoscere un comportamento da “bullo” e le strategie per proteggersi da episodi di violenza psicologica e fisica, sia online che nella vita reale. Particolare attenzione è stata dedicata all’uso consapevole dei social network e all’importanza della segnalazione degli episodi di bullismo attraverso strumenti dedicati come l’app You Pol, che consente di denunciare anche in forma anonima.
Un confronto diretto tra Polizia e studenti
Gli incontri si sono svolti dapprima a Tricase, con la partecipazione degli studenti del Liceo Statale Girolamo Comi, dell’I.I.S.S. Don Tonino Bello, dell’I.C. Giovanni Pascoli, dell’I.C. “Tricase Via Apulia”, dell’IISS “Gaetano Salvemini”, dell’IC di Gagliano e dell’IC Statale di Alessano.
Successivamente, l’iniziativa ha fatto tappa a San Cassiano, presso il Circolo Culturale Cattolico, dove gli agenti hanno incontrato gli studenti dell’IC Statale di Botrugno – Nociglia – San Cassiano e Supersano di Lecce.
A guidare gli incontri sono stati il Commissario Capo della Polizia di Stato, Dr. Marco Schirosi, e il personale della Sezione Cibernetica Distrettuale di Lecce, che hanno risposto alle domande degli studenti, stimolando un dibattito aperto e partecipato.
Un impegno costante per la sicurezza dei più giovani
L’iniziativa conferma il ruolo attivo della Polizia di Stato nel contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, promuovendo il dialogo diretto con i giovani per aiutarli a sviluppare consapevolezza e strumenti di difesa contro queste forme di violenza. La partecipazione attiva degli studenti dimostra l’importanza di momenti di confronto come questi, fondamentali per costruire una rete di protezione e sensibilizzazione nelle scuole.