La quinta edizione della rassegna ideata da Bruno Vespa a Manduria chiude con numeri da record. Meloni, 11 membri del governo, oltre 300 ospiti e 50 relatori. Conte e Tajani protagonisti del dibattito politico: dal futuro della Puglia al nodo cittadinanza e legalità
di ALESSANDRO NARDELLI – Si alza il sipario sul dibattito politico in vista delle elezioni regionali in Puglia, e il palco del ““Forum in Masseria”, ideato da Bruno Vespa e organizzato con Comin & Partners presso la Masseria Li Reni di Manduria, si conferma crocevia strategico per le grandi manovre nazionali.
La quinta edizione della rassegna si è chiusa con numeri da record: oltre 300 ospiti, più di 50 relatori, 30 aziende partner e 11 panel tematici distribuiti nell’arco di tre giorni. Tra i protagonisti, la premier Giorgia Meloni, intervenuta in collegamento da Palazzo Chigi, e 11 rappresentanti del Governo, tra cui 8 ministri, viceministri, sottosegretari, insieme a esponenti di rilievo delle istituzioni europee e locali.
Hanno partecipato, tra gli altri, Antonio Tajani (vicepremier e ministro degli Esteri), Raffaele Fitto (vicepresidente della Commissione europea), Paolo Gentiloni (co-presidente della task force ONU sulla crisi del debito), i ministri Calderone, Foti, Lollobrigida, Piantedosi, Pichetto Fratin, Urso e Valditara, il viceministro Maurizio Leo, il sottosegretario Marcello Gemmato, il presidente ANCI Gaetano Manfredi, il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, e il presidente del M5S Giuseppe Conte.
L’evento si è confermato uno dei maggiori spazi di confronto politico ed economico del Paese, affrontando temi cruciali come sicurezza, politica estera, transizione energetica, fisco, sanità, innovazione, coesione sociale e il ruolo dell’Italia nei nuovi equilibri globali, anche alla luce del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e delle crescenti tensioni internazionali.
Tra i momenti più rilevanti della giornata conclusiva, il faccia a faccia a distanza tra Antonio Tajani e Giuseppe Conte. Tajani ha rilanciato la proposta sullo Ius Scholae, definendola «una battaglia che rafforza l’Italia» e proponendo una rosa di nomi per la presidenza della Regione Puglia, a partire dal coordinatore regionale Mauro D’Attis, affiancato da Andrea Caroppo e Vito De Palma.
«Forza Italia è in crescita in Puglia. Abbiamo il diritto e il dovere di offrire alla coalizione candidati autorevoli» ha dichiarato Tajani, lanciando una stoccata ad Antonio Decaro, definito «non la soluzione migliore per la Puglia».
Conte, dal canto suo, non ha escluso l’ex sindaco di Bari ma ha richiamato alla necessità di «un rinnovamento vero»: «Decaro ha tutte le carte in regola, ma non basta una singola persona. Serve una squadra affidabile e la capacità di riconoscere gli errori del passato».
L’ex premier ha inoltre ricordato la rottura con Michele Emiliano e l’uscita del M5S dalla giunta regionale a seguito di scandali e nomine opache: «Avevamo chiesto una task force per la legalità, non è mai arrivata. Noi siamo pronti a governare, ma serve discontinuità vera».
Nel confronto indiretto tra i due leader, si sono delineate visioni diverse e opposte sulla strategia politica da adottare in vista delle regionali pugliesi, ma anche una comune volontà di rafforzare il radicamento territoriale dei rispettivi partiti.
Il Forum in Masseria ha così offerto non solo un osservatorio privilegiato sulle dinamiche economico-politiche italiane, ma anche un’importante vetrina per capire chi guiderà il prossimo futuro della Puglia.