Il consigliere comunale Giovanni Zaccaria chiede chiarimenti immediati sulla situazione della spiaggia libera, segnalata dai residenti anche attraverso Telenorba. Accuse di abbandono, presenza massiccia di poseidonia e dubbi su eventuali concessioni private: «Intervenga subito l’Amministrazione, prima ancora delle risposte»
La spiaggia libera di Diana Marina, sul litorale di Ostuni, finisce al centro di un’interrogazione urgente presentata dal consigliere comunale Giovanni Zaccaria, esponente del gruppo consiliare Forza Italia. Al centro dell’iniziativa, protocollata il 4 luglio 2025, ci sono le numerose segnalazioni di degrado e abbandono giunte dai cittadini e dai residenti della zona, alcuni dei quali hanno anche parlato ai microfoni dell’emittente regionale Telenorba, lamentando le precarie condizioni del tratto di costa.
Nel documento, Zaccaria denuncia una situazione diventata, a suo dire, “insostenibile”, nonostante sporadici interventi del servizio di igiene ambientale. A preoccupare, in particolare, è l’accumulo massiccio di poseidonia sulla battigia, che – pur essendo un indicatore di buona qualità delle acque marine e protetta da norme ambientali – rende difficile l’accesso e l’utilizzo della spiaggia per residenti, turisti e famiglie.
«Negli anni scorsi – scrive Zaccaria – interventi più efficaci e sempre nel rispetto della legge garantivano condizioni ben diverse». Il consigliere sottolinea anche come siano state inviate segnalazioni via PEC direttamente al Sindaco, rimaste però senza riscontro.
Oltre alla richiesta di interventi urgenti, l’interrogazione contiene anche una domanda precisa sulla gestione della spiaggia: Zaccaria chiede infatti se siano state rilasciate concessioni o autorizzazioni a privati o strutture ricettive e se l’intera area sia effettivamente fruibile liberamente, evidenziando come solo una porzione della spiaggia risulti priva di cumuli di alghe. Una situazione che – scrive – merita chiarimenti, anche alla luce del riconoscimento delle Bandiere Blu recentemente attribuite al territorio ostunese.
Nel documento si richiede una risposta scritta, discussione in Consiglio comunale e, soprattutto, azioni concrete e tempestive a tutela di residenti e villeggianti, affinché la stagione balneare possa proseguire in condizioni dignitose.