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Locazioni Brevi: Nuove regole per l’identificazione degli ospiti

Ministero dell’Interno, sindaci e associazioni di categoria a confronto su sicurezza, regolamentazione e sostenibilità del turismo

La recente circolare del Ministero dell’Interno, che vieta l’identificazione da remoto degli ospiti nelle locazioni brevi, ha acceso il dibattito tra istituzioni, operatori del settore turistico e associazioni di categoria. La misura, adottata in vista del Giubileo 2025, mira a rafforzare la sicurezza e a contrastare eventuali criticità connesse al proliferare delle locazioni turistiche, con impatti diretti sulla gestione urbana e sul mercato immobiliare.

Secondo il Ministero, il riconoscimento diretto degli ospiti è una necessità imprescindibile per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza. Tuttavia, le associazioni di categoria hanno espresso la necessità di contemperare queste esigenze con soluzioni innovative e tecnologiche.

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha accolto con favore la circolare ministeriale, sottolineandone l’importanza per mitigare i rischi connessi alla crescita incontrollata delle locazioni turistiche. «Questa misura non solo migliorerà i controlli, ma contribuirà a ridurre l’impatto della gentrificazione nei centri storici e a contrastare la concorrenza sleale» ha affermato Leccese.

Il primo cittadino ha evidenziato come il fenomeno delle locazioni brevi abbia alimentato una “bolla” che, pur favorendo il turismo, genera criticità sociali ed economiche: «Il turismo deve essere una risorsa, non una criticità. Con questo provvedimento speriamo di vedere presto un equilibrio tra l’accoglienza turistica e la qualità della vita dei residenti.»

Leccese ha inoltre auspicato l’eliminazione delle cassette per il check-in automatico, simbolo di un modello turistico percepito come invasivo, in favore di modalità più regolamentate e rispettose delle esigenze della comunità.

Giovanna Castrovilli, presidente di AETB, ha evidenziato come il boom delle locazioni turistiche abbia sottratto risorse al mercato residenziale, creando un’emergenza sociale: «I proprietari devono essere tutelati, sia per il rilascio degli immobili che per la gestione dei contratti. Tuttavia, il settore extralberghiero ha dato un contributo significativo al turismo, e sarebbe sbagliato demonizzarlo.»

Michele Piccirillo, responsabile di AIGO Confesercenti Puglia, ha proposto l’introduzione di sistemi di identificazione elettronica avanzata, simili a quelli adottati per lo SPID, per semplificare il lavoro dei gestori e migliorare l’esperienza degli ospiti. «Il check-in automatico attraverso keybox è una modalità da superare, ma è fondamentale adottare alternative che non penalizzino il dinamico settore turistico pugliese» ha dichiarato Piccirillo.

Claudio Cuomo, presidente nazionale di AIGO Confesercenti, ha sottolineato: «La sicurezza è un valore universale, ma deve andare di pari passo con innovazione e competitività. Meccanismi di tracciamento biometrico o codici OTP possono garantire alti standard di sicurezza senza compromettere l’efficienza operativa degli operatori.»

Il dibattito evidenzia l’urgenza di un intervento normativo che contempli misure di regolamentazione più chiare e strumenti tecnologici innovativi. La sfida sarà trovare un equilibrio tra le diverse esigenze: sicurezza, innovazione, sostenibilità urbana e competitività del settore turistico.

Con l’avvicinarsi del Giubileo 2025, la Puglia si pone come banco di prova per un modello turistico che possa essere replicato su scala nazionale, con l’obiettivo di trasformare le locazioni brevi in una risorsa sicura e sostenibile per tutti.

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