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Bari punta sull’arte contemporanea: verso un polo pubblico e nuovi spazi per la creatività

Durante il primo tavolo cittadino sull’arte contemporanea, amministrazione comunale, artisti e operatori del settore hanno discusso la nascita di un polo pubblico con fulcro nel Teatro Margherita e nuovi spazi tra ex caserme e padiglioni dismessi

di TOMMASO GAROFALO – Si è tenuto, presso la sala ex Tesoreria di Palazzo di Città, il primo incontro del tavolo sull’arte contemporanea di Bari. Un’iniziativa voluta dall’amministrazione comunale con l’obiettivo di valorizzare l’arte e la cultura come motori di crescita per la comunità, e non solo come attrattiva turistica.

L’incontro ha visto la partecipazione di circa cinquanta tra operatori del settore, artisti, giornalisti e docenti, a testimonianza del grande interesse e fermento che ruota attorno all’arte contemporanea in città.

Il sindaco Vito Leccese ha sottolineato l’importanza di trovare una sintesi condivisa tra i vari attori del panorama culturale locale. L’obiettivo primario è la definizione e la gestione di un Polo dell’Arte contemporanea a regia pubblica, che avrà come primo nucleo il Teatro Margherita, la cui riapertura è prevista per l’inizio del prossimo anno.

«Crediamo sia arrivato il momento di trovare le sintesi di un percorso che vogliamo condividere con tutti gli attori della città», ha dichiarato Leccese, ribadendo la sua visione dell’arte e della cultura come «fattori di crescita di una comunità e non come leve per favorire l’attrattività turistica».

Nuovi spazi e investimenti per l’arte

L’amministrazione sta parallelamente lavorando per ampliare gli spazi dedicati all’espressione artistica. Grazie a un bando del Demanio, saranno presto disponibili la Caserma Magrone e un padiglione dell’ex Ospedale Bonomo. A questi si aggiungerà la Piazza d’Arti, che nascerà al termine dei lavori nell’ex Caserma Rossani, destinata ad accogliere anche la nuova sede dell’Accademia di Belle Arti di Bari.

L’assessora alle Culture Paola Romano ha ribadito la volontà di costruire una visione condivisa, raccogliendo sollecitazioni e proposte da galleristi, artisti e operatori. Si punta a definire nuove azioni e scenari per la vocazione culturale di Bari, anche in prospettiva di un ruolo strategico della città nello scenario mediterraneo.

Sono previste azioni a breve, medio e lungo termine, che comprendono il riavvio del dibattito sugli spazi esistenti, il sostegno al networking tra soggetti culturali e la partecipazione a bandi regionali, nazionali e internazionali.

Il sostegno della Città Metropolitana e nuove opportunità

Anche la Città Metropolitana di Bari si muove in questa direzione. La consigliera delegata Micaela Paparella ha annunciato la prossima pubblicazione, prevista per settembre, di un bando da 1,2 milioni di euro per il sostegno all’arte pubblica, finanziato con fondi del Piano Periferie 2016. Il bando coinvolgerà tutti i 41 comuni dell’area metropolitana e si articolerà in cinque macro-aree di intervento.

Inoltre, è in programma la partecipazione alla Giornata del Contemporaneo e la candidatura a misure di finanziamento come PAC e Strategia Fotografia, a cui in passato non si era mai preso parte. L’obiettivo ambizioso è la candidatura, nel 2026, al titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea.

Tra le novità annunciate, anche la trasformazione del Colonnato del Palazzo della Città Metropolitana in un nuovo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea.

Un dialogo aperto per il futuro dell’arte barese

L’incontro ha rappresentato un’occasione di confronto viva e partecipata, toccando temi cruciali per lo sviluppo dell’arte a Bari: la mappatura delle realtà esistenti, la valorizzazione del networking, la tutela della libertà espressiva, il reperimento di spazi adeguati, e la definizione di una strategia culturale di lungo periodo.

L’entusiasmo e la partecipazione dimostrati al primo tavolo sull’arte contemporanea sembrano porre le basi per un futuro promettente per la scena artistica barese. La sfida è ora tradurre le intenzioni in azioni concrete e durature, capaci di rafforzare l’identità culturale della città e renderla protagonista nel panorama nazionale e mediterraneo.

Tommaso Garofalo scrive per il web su diverse testate giornalistiche, occupandosi di storie del territorio, dialogo interculturale e cooperazione. È attivo nel Rotary e promotore di iniziative tra Italia e Balcani.

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