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Andria: Chiuso il “Parco Giovanni Paolo II”, insorge il comitato di quartiere

Non ci stanno a restare fermi a guardare i residenti del popoloso Quartiere Europa i quali si rivolgono al loro Comitato di Quartiere

Un filo sembra essersi spezzato; un altro filo del fragile equilibrio politico-amministrativo della città di Andria sembra essersi spezzato ed ecco che ora chiudono anche i parchi, nel periodo più sensibile dell’anno, l’estate.

Era stato assegnato lo scorso 28 maggio 2024 ad un’Associazione notoriamente molto vicina a questa amministrazione comunale ed ad alcuni suoi elementi ma qualcosa potrebbe non aver funzionato. Non si conoscono le motivazioni, anche perché in questa città non hanno ancora imparato, dal Palazzo, a dialogare con il popolo, ma resta il fatto che lo storico Parco Giovanni Paolo II, l’area verde più grande della città dopo la villa comunale, è chiuso da alcuni giorni.

Non ci stanno a restare fermi a guardare i residenti del popoloso Quartiere Europa i quali si rivolgono al loro Comitato di Quartiere interpellando il fondatore e coordinatore del sodalizio che quest’anno festeggia i suoi 27 anni dalla costituzione avvenuta nel lontano 1997 con un’attività mai interrotta ed instancabile, l’Attivista sociale Savino Montaruli che dichiara: «un altro brutto colpo per il nostro quartiere abbandonato dalla politica, dall’amministrazione comunale e dalle istituzioni. In pochi anni chi ha amministrato la nostra città è stato anche capace di distruggere il lavoro che con fatica abbiamo svolto in tutti questi anni, senza sosta e senza mai risparmiarci.

La chiusura del Parco Giovanni Paolo II, senza alcun preavviso e senza nessuna forma di comunicazione istituzionale, è un durissimo colpo al cuore non solo per i residenti ma anche per i tantissimi avventori che frequentavano quel parco, provenienti anche da altri quartieri della nostra città. Quel parco lo abbiamo voluto noi al posto di una discarica a cielo aperto e quel Parco è stato il fiore all’occhiello del Quartiere che oggi è in stato di abbandono, ricolmo di rifiuti gestiti malissimo dal servizio pubblico di raccolta. Un disastro che è persino difficile trovare le parole per raccontarlo.

I genitori di quei bambini che frequentavano il Parco fino a qualche settimana fa, quando era aperto, sono molto arrabbiati e chiedono spiegazioni direttamente all’assessore all’Ambiente ed alla Sindaca, invitandoci altresì ad inviare la presente nota stampa anche al Prefetto D’Agostino. Non è possibile accettare passivamente tanto pressapochismo, tanta arroganza e tanta sciatteria. Siamo cittadini che vogliono essere considerati.

Coloro che si sono aggiudicati il Parco partecipando all’Avviso Pubblico hanno allegato un programma di eventi e di iniziative in quell’area verde: che fine faranno quegli eventi? I cittadini vogliono saperlo e vogliono saperlo immediatamente. Nessuno pensi che si possa accettare tutto questo restando a guardare» – ha concluso l’Attivista Montaruli.

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