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Breast Unit ASL Bari: interventi in crescita del 120% nel 2024, decisiva la diagnosi precoce

Nel 2024 la Chirurgia Senologica dell’Ospedale San Paolo ha eseguito 906 procedure chirurgiche, di cui 727 per tumore maligno alla mammella. L’incremento rispetto all’anno precedente è stato significativo, grazie all’aumento dell’adesione allo screening mammografico

Un anno di crescita e di successi per la Breast Unit della ASL Bari, con sede presso l’Ospedale San Paolo, che nel 2024 ha registrato un aumento del 120% degli interventi per tumore maligno alla mammella rispetto all’anno precedente. Secondo i dati presentati dal dr. Olindo Custodero, responsabile della Breast Unit, nel corso dell’ultimo anno sono state eseguite 906 procedure chirurgiche, di cui 727 per tumore maligno alla mammella, comprendenti 543 primi tumori.

L’incremento dell’attività è stato favorito dalla maggiore adesione delle donne allo screening mammografico, che ha permesso una diagnosi più precoce della malattia, migliorando l’efficacia dei trattamenti e aumentando le possibilità di guarigione.

Tecniche innovative per interventi meno invasivi

L’approccio della Breast Unit ASL Bari si orienta sempre più verso la chirurgia conservativa, con un impiego crescente delle tecniche oncoplastiche. Le quadrantectomie e le mastectomie oncoplastiche con conservazione del complesso areola-capezzolo hanno rappresentato il 71% degli interventi eseguiti nel 2024, confermando la tendenza a preservare il più possibile l’integrità estetica della paziente.

Accanto a questi interventi, sono aumentati anche i casi di mastectomia profilattica, eseguita per ridurre il rischio in pazienti con mutazioni genetiche predisponenti al tumore o con elevata cancerofobia. Nel 2024 ne sono state eseguite 20, rispetto ai 9 dell’anno precedente.

«Questi numeri – spiega il dr. Custodero – sono il risultato di un’organizzazione multidisciplinare che coinvolge diverse figure professionali, dall’Oncologia Medica diretta dal dr. Francesco Giuliani, alla Chirurgia Plastica coordinata dal dr. Corrado Minervini, fino ai reparti di Radiodiagnostica Senologica degli ospedali San Paolo e Di Venere, diretti rispettivamente dalle dr.sse Angela Vestito e Alessandra Gaballo. Il contributo dello screening mammografico è fondamentale: circa l’80% delle nostre pazienti proviene dai Centri di screening territoriali».

L’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce

La Giornata Mondiale contro il Cancro, celebrata il 4 febbraio, è un’occasione per ribadire l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. La crescita dell’adesione allo screening mammografico sta giocando un ruolo chiave nella lotta contro il tumore al seno, permettendo di identificare la malattia nelle sue fasi iniziali e di intervenire tempestivamente con trattamenti sempre più mirati ed efficaci.

La Breast Unit della ASL Bari si conferma quindi un punto di riferimento per la sanità pugliese, non solo per l’elevato numero di interventi eseguiti, ma anche per l’approccio innovativo e multidisciplinare che garantisce alle pazienti un percorso di cura completo, dalla diagnosi alla terapia, fino alla riabilitazione post-operatoria.

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