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Neonato positivo alla cocaina al “Vito Fazzi” di Lecce: indaga la Procura dei minori

Il piccolo, nato il 17 ottobre, è stato ricoverato dopo che i medici hanno riscontrato tremori anomali e lo hanno sottoposto a test tossicologici risultati positivi. La madre è risultata negativa agli esami, ma non si esclude un’esposizione prenatale. Attivati i servizi sociali: il neonato non è ancora stato riconsegnato alla famiglia

Un neonato, venuto alla luce lo scorso 17 ottobre all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, è risultato positivo alla cocaina subito dopo la nascita.

I medici del reparto di Neonatologia, insospettiti da tremori anomali del piccolo, hanno disposto una serie di test tossicologici, dai quali è emersa la presenza della sostanza stupefacente.

La madre del neonato è stata sottoposta agli stessi accertamenti, risultando negativa, ma secondo gli esperti la negatività non esclude un’esposizione precedente: l’organismo della donna potrebbe infatti aver smaltito la sostanza più rapidamente, mentre quello del bambino, più fragile, ne avrebbe trattenuto le tracce più a lungo.

Il caso è stato immediatamente segnalato alla Procura per i minorenni di Lecce, che ha attivato i servizi sociali del comune di residenza della coppia, in provincia di Lecce.

Le indagini, coordinate dalla procuratrice capo Simona Filoni e dalla sostituta procuratrice Maria Consolata Moschettini, puntano a ricostruire con precisione le circostanze dell’esposizione del neonato alla droga e a verificare le condizioni dell’ambiente familiare.

Il piccolo è tuttora ricoverato presso il reparto di Neonatologia del “Vito Fazzi” e riceve costante assistenza da parte del personale sanitario.

Fino a quando non sarà chiarita la dinamica dei fatti e valutata la situazione complessiva, la Procura non ha concesso il nulla osta per la riconsegna del bambino alla famiglia.

La vicenda ha destato forte sconcerto nel Salento e riporta l’attenzione sul tema della tutela dei neonati esposti a sostanze durante la gestazione, un fenomeno che, seppur raro, richiede interventi tempestivi di sanità pubblica e controllo sociale per garantire la sicurezza dei minori.

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