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Latiano, fermati padre e figlio dopo la rissa armata del 30 giugno

I Carabinieri hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di due uomini rispettivamente di 53 e 18 anni, coinvolti in una violenta rissa tra famiglie sfociata nell’uso di armi. Il provvedimento, emesso dalla Procura di Brindisi, si è reso necessario per il concreto pericolo di fuga e di reiterazione del reato

Nel corso della notte del 4 luglio 2025, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni, con il supporto della Stazione di Latiano, hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto nei confronti di due persone, P. e A. C., padre e figlio rispettivamente di 53 e 18 anni. L’atto è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi, nell’ambito dell’inchiesta relativa alla violenta rissa scoppiata a Latiano la sera del 30 giugno scorso.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due fermati sarebbero coinvolti in uno scontro tra famiglie contrapposte, culminato nell’uso di armi e con gravi conseguenze fisiche per i partecipanti. Tutti i soggetti coinvolti sono attualmente indagati per reati pesanti: tentato omicidio aggravato in concorso, rissa, lesioni personali aggravate e detenzione illegale di armi.

L’origine del conflitto risalirebbe ad alcuni mesi fa, quando, nel marzo scorso, un membro delle due famiglie era stato accoltellato, episodio che avrebbe fatto precipitare ulteriormente le tensioni. Le attività investigative più recenti hanno portato alla luce elementi preoccupanti: P. e A. C. avrebbero manifestato l’intenzione di vendicarsi, rendendo concreto il rischio di una nuova escalation di violenza.

Tra i fattori che hanno spinto la Procura a emettere il fermo vi sono anche l’improvviso abbandono dell’ospedale da parte di P. C. contro il parere dei medici, alcuni movimenti sospetti attorno all’abitazione dei due e la rete di contatti su cui la famiglia potrebbe contare per darsi alla fuga. Tutti elementi che, secondo gli inquirenti, dimostrano l’effettivo pericolo di irreperibilità e la possibilità concreta di reiterazione del reato.

Il provvedimento di fermo dovrà ora essere sottoposto a convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari. I due indagati saranno ascoltati nelle prossime ore nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Le indagini proseguono per chiarire le responsabilità di tutti i soggetti coinvolti nella rissa e definire il quadro accusatorio.

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