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Ritardi sulla disability card e scarsa attenzione alle fasce deboli: Palmisano (Per Ostuni) «Dimenticati i cittadini fragili»

Un quadro allarmante che evidenzia la mancanza di politiche efficaci a favore delle fasce più deboli, sottolinea Antonella Palmisano (Per Ostuni)

Ancora una volta, l’amministrazione comunale di Ostuni dimostra una preoccupante inerzia nei confronti delle esigenze delle fasce più fragili della popolazione. La Disability Card, strumento essenziale per agevolare l’accesso ai servizi da parte delle persone con disabilità, non è ancora operativa sul territorio a causa del mancato avvio della convenzione necessaria.

Si tratta di un ritardo grave, che impedisce a molti cittadini di usufruire di agevolazioni fondamentali, come il trasporto pubblico gratuito o a tariffa ridotta, l’accesso facilitato ai luoghi della cultura e la semplificazione burocratica nei rapporti con enti pubblici e aziende.

Il taxi sociale: una risorsa sottovalutata

Un’altra questione spinosa riguarda la gestione del taxi sociale, un servizio essenziale per la mobilità delle persone in difficoltà che, invece di essere potenziato, viene reso sempre più insostenibile per le associazioni che lo gestiscono. Con l’ultima delibera di giunta, infatti, le associazioni riceveranno soltanto un rimborso chilometrico calcolato secondo le tabelle ACI, senza ulteriori contributi economici da parte del Comune.

Una decisione che penalizza le realtà associative locali e rischia di compromettere la continuità del servizio, mentre in altri comuni si investe per garantire un sistema di trasporto inclusivo ed efficiente per le persone fragili.

Nessun sostegno per le famiglie colpite dal caro energia

A preoccupare è anche la mancanza di misure di supporto economico per le famiglie in difficoltà. A differenza di quanto avveniva in passato, l’amministrazione non ha previsto risorse per aiutare i cittadini nel pagamento delle bollette di luce e gas, nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici.

Un’assenza di interventi che incide pesantemente su chi si trova già in una situazione di precarietà economica e che dimostra una scarsa sensibilità verso i bisogni concreti della comunità.

Il Comune e la mancanza di rappresentanza nel CIISAF

Un ulteriore problema è rappresentato dalla scarsa presenza del Comune di Ostuni all’interno del CIISAF (Consorzio per l’Integrazione e l’Inclusione Sociale dell’Ambito Territoriale). L’ente non sembra impegnarsi attivamente per ottenere risorse aggiuntive e garantire un incremento delle ore di servizi essenziali come l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) e il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), fondamentali per molte famiglie con anziani e persone non autosufficienti.

Un appello all’amministrazione: servono azioni concrete

È necessario un cambio di passo da parte del Comune di Ostuni, che deve finalmente assumersi le proprie responsabilità e adottare misure concrete per tutelare i cittadini più deboli.

L’avvio della convenzione per la Disability Card, il rafforzamento del taxi sociale, il sostegno economico alle famiglie colpite dalla crisi energetica e il potenziamento dei servizi di assistenza devono diventare delle priorità.

Un’amministrazione attenta e inclusiva non può più permettersi di ignorare i bisogni della propria comunità.

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