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Derivativo Ofantino: Filippo Caracciolo (PD) «Lavori ripresi, conclusione prevista per maggio 2025»

«Gli interventi, finanziati con 750mila euro di fondi regionali – afferma Caracciolo – erano stati avviati circa un anno fa. Nel mese di marzo c’era stata anche la demolizione del ponte metallico da sottoporre a manutenzione. Poco dopo, nel mese di aprile, i lavori sono stati sospesi per la necessità di ottenere una nuova autorizzazione sismica»

«I lavori di manutenzione straordinaria di due viadotti esistenti in attraversamento del Canale Derivativo Ofantino a Trinitapoli sono finalmente ripresi, la conclusione è prevista per maggio del 2025». Così il consigliere regionale del Partito Democratico Filippo Caracciolo a margine di un’audizione in V Commissione.

«Gli interventi, finanziati con 750mila euro di fondi regionali – afferma Caracciolo – erano stati avviati circa un anno fa. Nel mese di marzo c’era stata anche la demolizione del ponte metallico da sottoporre a manutenzione. Poco dopo, nel mese di aprile, i lavori sono stati sospesi per la necessità di ottenere una nuova autorizzazione sismica».

«Tale autorizzazione – prosegue il consigliere regionale – è pervenuta a dicembre con conseguente ripresa dei lavori il giorno 18 dello stesso mese. Pochi giorni fa, il 22 gennaio, è stato consegnato all’amministrazione comunale di Trinitapoli il nuovo cronoprogramma che prevede la fine dei lavori nel mese di maggio del 2025».

«La chiusura al traffico dei viadotti sul Derivativo Ofantino – aggiunge Caracciolo – rappresenta un disagio grandissimo per gli agricoltori operanti in quella zona, costretti a grandi deviazioni per raggiungere i propri poderi con anche notevole difficoltà nel trasporto dei prodotti agricoli».

«L’auspicio – conclude Caracciolo – è che si possano finalmente portare a termine questi interventi che permetteranno a tutti gli operatori agricoli di operare in sicurezza e di raggiungere senza difficoltà i propri poderi. A trarne beneficio sarà l’economia di tutto il territorio. Vigilerò affinché il nuovo cronoprogramma venga rispettato».

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