La raffinata cantante ha emozionato il pubblico nella suggestiva cornice della Chiesa San Pio di Molfetta, accompagnata dall’Orchestra Magna Grecia diretta dal maestro Piero Romano. Tra successi celebri e sorprendenti interpretazioni, l’artista ha donato una serata di pura magia
di CHRISTIAN MONTANARO – “The Butterfly effect” è il nome di un famoso film, nonché di una famosa teoria del mondo della fisica e della matematica. Piccoli cambiamenti possono portare ad effetti di grande impatto sociale. E questo vale un po’ in tutti gli ambiti della vita. A giudicare dall’esibizione alla Chiesa San Pio di Molfetta della bravissima cantante Simona Molinari non si può che prendere atto di tale verità.
Lei, farfalla sinuosa, dal candore angelico e dalla voce aggraziata, perla rara in un mondo di presunti vip, forse non avrà rivoluzionato le vite del copioso pubblico, ma di certo ha portato letizia e solarità nei cuori dei tanti presenti.
Interpretando i suoi successi più celebri. Da quell’“Egocentrica” con cui tutti l’abbiamo conosciuta, finendo via via a tutti gli altri brani del suo vasto repertorio. Con l’imprevista “chicca” della “Carmen” cantata in cinese. Altro saggio della sua indubbia bravura.
Ben coadiuvata dal simpatico maestro Piero Romano e dall’ Orchestra Magna Grecia nella suggestiva rassegna “Prospettive Musicali”, giunta alla sua terza edizione, in una serata che ha ricordato una volta di più come una Parrocchia possa toccare in diversi modi i cuori dei fedeli, facendoli vibrare anche in modalità non squisitamente liturgiche.
Un sentito plauso alla amministrazione comunale e a tutta l’organizzazione per un evento che è risultato davvero ben riuscito e gradevole. Senza eccessi, ma con molta eleganza e garbo in un’ottica che ha coniugato bene sacro e profano nella quale Simona Molinari è stata la gemma preziosa che ha illuminato ancor più la inebriante cornice.
Simona Molinari che si è gentilmente concessa anche alle nostre domande, come da intervista video che pubblichiamo insieme a questo articolo.
