L’anno di apertura fu il 1798 sotto la denominazione di Teatro Patriottico, che aveva per oggetto il favorire lo sviluppo dell’arte e della letteratura drammatica
–di EMANUELE CARLO OSTUNI. VI sono luoghi che mi creano una grande emozione come il Circolo della Stampa di MILANO all’epoca in Palazzo Serbelloni o l’Accademia D’Arte Drammatica conosciuta agli addetti ai lavori come Accademia dei Filodrammatici di MILANO la più vecchia di Italia. Si potrebbe dire l’Università degli attori teatrali sita in Via dei FILODRAMMATICI.
Infatti Il 7 luglio 1796 i cittadini Bernardoni e Giusti, rappresentanti di un gruppo di giovani nobili e borghesi che volevano diffondere gli ideali della rivoluzione francese attraverso il teatro, ricevettero l’autorizzazione ufficiale dalla Repubblica Cisalpina alla loro attività di dilettanti drammatici ottenendo uno spazio adeguato dove allestire sistematicamente rappresentazioni per un pubblico numeroso.
L’anno di apertura fu il 1798 sotto la denominazione di Teatro Patriottico, che aveva per oggetto il favorire lo sviluppo dell’arte e della letteratura drammatica diventando poi Accademia dei Filodrammatici.
La seconda guerra mondiale sospese ogni attività e nell’agosto del 1943 un’incursione aerea distrusse gran parte dell’edificio, l’attività della Scuola riprese in altre sedi subito dopo la fine della guerra.
I lavori di ricostruzione iniziarono nel settembre del 1966 e termineranno nel 1970.
Sono stati allievi dell’Accademia dei Filodrammatici vari protagonisti della scena contemporanea quali, fra gli altri, Franca Valeri, Tino Carraro, Giorgio Strehler ma anche ILLUSTRI bocciati come Alberto Sordi per problemi di dizione a cui venne consegnato molti anni dopo il Diploma Honoris Causa così vennero consegnati al drammaturgo inglese Harold Pinter, premio NOBEL 2005 e a Declan Donnellan, Leone d’Oro a Venezia nel 2016.
Credo che questo tempio come altre scuole di arte siano la risposta più ADEGUATA ai deprimenti REALITY che imperversano oggi…
