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Eleonora DUSE, i 100 anni della MORTE della DIVINA nata a Vigevano

Quest’anno corre l’anniversario dalla morte della più grande attrice del’800 una della più grandi di tutti i tempi, Eleonora Duse nata a Vigevano

di EMANUELE CARLO OSTUNI – Siamo abituati allo star system che attraverso soprattutto la televisione sforna continuamente personaggi più o MENO di spessore. Quest’anno però corre l’anniversario dalla morte della più grande attrice del’800 una della più grandi di tutti i tempi, Eleonora Duse in anagrafe (Eleonora Giulia Amalia Duse) nata a Vigevano (PAVIA) nel 1858 e deceduta il 24 Aprile 1924 a Pittsburgh in Pennsylvania durante una delle sue trionfali tournée in un epoca in cui il teatro era l’unica forma d’arte di ampio risalto e il cinema muto sarebbe arrivato ufficialmente nel 1895 e il primo film Italiano è del 1905 “La presa di Roma”.

Soprannominata la DIVINA (prima della contemporanea nuotatrice Federica Pellegrini) fu una innovatrice della recitazione per i tempi, per la naturalezza delle sue interpretazioni al punto che all’inizio della sua esperienza di SUCCESSO oltreoceano pur non conoscendo l’inglese attraverso il verismo della sua recitazione riuscì a colpire il pubblico statunitense
attraverso la propria gestualità che arrivava a TUTTI.

Lo scrittore russo Anton CHECOV rimase talmente impressionato durante una sua performance che pur non conoscendo l’Italiano arrivò a dire “che guardandola
recitare gli sembrò di capire ogni parola”…

L’attrice Vigevanese di cui nella città di origine dove chi vi scrive si è recentemente trasferito c’è una TARGA in ricordo della casa natia. Ebbe una relazione tormentata con Gabriele D’Annunzio di cui fu MUSA ispiratrice di cui però nel 1898 in occasione della prima francese di una sua opera le preferì un altra grande attrice la francese Sarah Bernhardt.

Eleonora Duse à stata anche un esempio artistico di emancipazione femminile nel mondo del TEATRO se pensiamo che utilizzava spesso il colore VIOLA a dispetto della scaramanzia che vuole essere storicamente il colore della carestia di antica memoria. Inoltre non utilizzava mai il trucco, proprio per rendere naturali i suoi personaggi che conquistarono il pubblico dall’Europa agli Stati Uniti.

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