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Puglia: FdI «Emiliano come Prezzolini, il provvisorio diventa definitivo… specie se i conti non tornano» 

«Il presidente Emiliano deve essere un estimatore di Prezzolini che diceva: “In Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio e nulla di più provvisorio del definitivo”. Solo così si spiega l’ennesima proroga, approvata dalla Giunta, per i capi dipartimento che sono scaduti a marzo» dicono da FdI

Una dichiarazione congiunta del gruppo regionale di Fratelli d’Italia, il capogruppo Renato Perrini e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Tommaso Scatigna e Tonia Spina.

«Il presidente Emiliano deve essere un estimatore di Prezzolini che diceva: “In Italia non c’è nulla di più definitivo del provvisorio e nulla di più provvisorio del definitivo”. Solo così si spiega l’ennesima proroga, approvata dalla Giunta, per i capi dipartimento che sono scaduti a marzo, nel frattempo è stato pubblicato un bando per la ricerca di ‘nuovi’ (e già qui ci verrebbe da ridere) professionisti, che avrebbero dovuto entrare in servizio agli inizi di maggio. Ora se qualcuno pensa che si tratti di una normale e scontata rotazione di dirigenti non conosce cos’è la Regione-Poltronificio di Emiliano: ogni nominato ha uno sponsor politico ben preciso che supplisce a qualche carenza nel curriculum. Noi di Fratelli d’Italia non lo diciamo da oggi, il giorno della loro nomina facemmo addirittura una conferenza stampa per ‘denunciare’ politicamente l’ennesimo scempio della cosa pubblica con la nomina degli amici degli amici…

Ma oggi non siamo stati noi a chiedere ‘la loro testa’, per altro siamo pure convinti che a poco più di un anno dalle prossime Regionali effettuare cambi ai vertici dei Dipartimenti potrebbe procurare anche più danni amministrativi. A chiederlo, invece, con insistenza, anzi a mettere la rotazione come condizione per restare in maggioranza è Azione con il suo esponente di spicco, Amati (che chiede anche la decadenza dei direttori generali ASL per aver sforato la spesa sanitaria, per altro prevista da una legge regionale che dovrebbe solo essere applicata!). Ma nei corridoi della Regione si sussurra che a volere qualche defenestrazione sia stato il nuovo capo di gabinetto, Catalano, al quale qualche capo dipartimento proprio non ‘va giù’ e vuole l’immediata sostituzione, che gli consenta, dicono sempre le malelingue, di togliere, per esempio, il Bilancio dagli uffici di via Gentile per spostarlo sulla sua scrivania.

Infine, oltre Amati e Catalano c’è pur sempre lui: Emiliano che potrebbe voler ‘disfarsi’ di qualche capo di dipartimento non più organico alla sua mission perché non più parte integrante del sistema, ad esempio quello indicato all’epoca dal Movimento 5 Stelle al Welfare, che fa Emiliano lo rinnova e se poi i pentastellati non dovessero entrare in maggioranza?

Insomma è tutto un gran grattacapo! E quindi meglio far dimenticare la figuraccia in Consiglio regionale e riparlarne a settembre… con l’aria fresca!»

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